martedì 10 maggio 2011

Aliene presenze

 Nella prima settimana di aprile di quest’anno, una notizia è apparsa su un importante quotidiano italiano: L’FBI apre gli archivi segreti relativi agli UFO.
Purtroppo o per fortuna, i segretissimi documenti si basano su una falsa notizia.
Gli avvistamenti di cui parlano, risalenti al periodo 1947/1950, non sono altro che invenzioni fantasiose di alcune persone, tramandate di voce in voce, fino ad arrivare alle orecchie della famosa organizzazione. Si tratta perciò di una bufala, ma la cosa sorprendente non è tanto la scoperta che gli avvistamenti sono falsi, quanto l’indifferenza con cui si è appreso che l’FBI avesse un archivio segreto sugli UFO. Questa notizia in altri tempi avrebbe sicuramente suscitato grande emozione, come accadde ad esempio nel 1938 quando un giovane Orson Welles leggendo, a una trasmissione radiofonica americana, un adattamento del libro “La guerra dei mondi” (che racconta dell’invasione della terra da parte di alieni feroci e assassini) suscitò il panico nella popolazione statunitense che credette vero uno scherzo ideato dell’attore. Welles, è stato uno dei più grandi attori del mondo e in questo caso ha dimostrato di possedere anche di una buona dose di furbizia, talmente bravo nella recitazione da far passare per reale quella che era solo una fantasia. La buona riuscita dello scherzo, però, ha avuto un altro buon alleato: l’angoscia che uno dei misteri più discussi da sempre suscita negli uomini, quella sull’esistenza degli extraterrestri.
Oggi evidentemente gli uomini hanno meno paura degli ufo. L’argomento affascina sempre tant’è che gli avvistamenti sono aumentati a dismisura, ma ci spaventano di meno. Forse i tanti libri, i tanti film, i documentari televisivi, hanno portato, man mano, le persone ad accettare prima l’eventualità dell’esistenza di esseri alieni e poi che queste creature potrebbero anche non essere crudeli. Forse perché la figura del marziano si è andata modificando nel corso degli anni.
L’invasione degli alieni a danno del nostro pianeta, descritta nel libro “La guerra dei mondi”, è angosciante. Gli extraterresti sono esseri crudeli che si servono di terribili macchine a tre gambe, dette Tripodi, per assaltare intere comunità, incenerire e imprigionare gli esseri umani. In sole tre settimane, s’impossessano dell’Inghilterra meridionale e sottomettendo gli umani, se ne nutrono. Tuttavia, non avendo difese immunitarie contro le malattie terrestri, gli alieni si ammaleranno e saranno sterminati, lasciando però intere città distrutte e la popolazione umana decimata.  Del libro esistono varie trasposizioni cinematografiche, di cui le più importanti sono una del 1953 (diretta da Byron Haskin) e un’altra del 2005 (diretta da Steven Spielberg e interpretata da Tom Cruise). Da questo libro prenderà vita il genere fantascientifico che molto successo ha avuto sia in ambito letterario che cinematografico. Già nel 1951, però, il film “Ultimatum alla Terra” ci presenta un alieno diverso dagli esseri sanguinari de “La guerra dei mondi”, un alieno quasi divino.
Un extraterrestre di nome  Klaatu, scende sulla Terra per avvisare gli uomini che la loro cattiveria li sta distruggendo. L’Ultimatum è questo: ravvedetevi prima che sia troppo tardi. Klaatu stesso conoscerà, a sue spese, la cattiveria degli uomini tanto da essere indeciso se aiutarli o lasciarli al loro destino. Sarà l’amore che comunque cova nell’animo umano, a farlo decidere. A fermare la distruzione.
Dagli anni  ’70 la rappresentazione dell’alieno cambia ancora, in particolare con i film di Spielberg che ci descrivono, un extraterrestre non più invasore mostruoso, ma benevolo e umano, e riescono ad aprire i film di fantascienza alla massa.  Nel 1978 infatti, Steven Spielberg vince 2 premi Oscar per “Incontri ravvicinati del terzo tipo” con il quale ipotizza un primo contatto tra l'umanità ed entità extraterrestri. Nel 1982 dirige il famosissimo film “E.T. l’extra-terrestre”. Qui l’alieno è completamente diverso, un essere né crudele come ne “La guerra dei mondi” né buono ma un po’ freddo di “Ultimatum alla terra”. Un alieno che ispira tenerezza, gioca con i bambini e fa scendere qualche lacrima di commozione.
Negli anni ’80, il genere cinematografico di maggiore successo diventa quello fantascientifico.
E.T. è l’extraterreste ideale, ma non illudiamoci, questo esserino verde non ha estinto del tutto la paura, a farla riemergere ci pensano i registi Ridley Scott, con “Alien” nel 1979 e Roland Emmerich con “Independence Day” nel 1996. Gli alieni ritornano a minacciare gli uomini. Nel primo film, essi sono delle macchine programmate per uccidere, si riproducono parassitando gli altri esseri viventi, che muoiono atrocemente, al momento del parto. Una guerra che si svolge però lontano dalla terra, in astronavi orbitanti nello spazio. Nel secondo film, gli alieni scendono sulla Terra con dischi volanti enormi con l’obiettivo di totale distruzione. Non sono mancate rappresentazioni umoristiche di extraterrestri come ad es. “Men in black” del 1997 diretto da Barry Sonnenfeld, vincitore di 1 premio Oscar e “Mars Attacks” del 1996 diretto da Tim Burton.
Non solo il cinema si è interessato a questo fenomeno, ma anche la letteratura, la televisione, la musica e naturalmente la scienza. In tutti questi anni gli ufo ci hanno accompagnato fino quasi ad abituarci alla loro “presenza”. Alcune teorie affermano che gli alieni sono già tra noi e si sono integrati già da qualche tempo, altre addirittura che l’evento straordinario del 2012 sarà proprio la rivelazione degli extraterrestri agli uomini, per costruire insieme un futuro migliore.
                                                                                                                                       By Pamy

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