domenica 7 febbraio 2016

RESOCONTO LETTURE 2015 ED INIZIO 2016

EnneEffe

Il mio 2015 letterario si è concluso con la lettura di 36 libri nuovi e all’incirca una decina di riletture. Per citare qualche esempio, ho letto con piacere:
-          tutta la saga di Martin: bellissima, fiction compresa;
-          Piccolo mondo antico di Fogazzaro: piacevolissima ed inattesa scoperta;
-          Anna Karenina di Tolstoj: una lacuna colmata;
-          I 3 libri di Hunger games di Collins: appassionante, i film non rendono giustizia;
-          1984 di Orwell: per riflettere;
-          Il partigiano Johnny di Fenoglio: per riflettere;
-          La grande bugia di Pansa: per riflettere;
-          La figlia della fortuna della Allende: accattivante, peccato per la “fretta” finale.
Con un po’ di delusione:
-          L’amore bugiardo di Gillian: interessante, ma non eccezionale;
-          La ragazza del treno di Hawkins: vedi Gillian e recensione sul blog;
-          Il tribunale delle anime di Carrisi: la conferma che Carrisi non mi prende;
-          L’ombra del vento di Zafón: vedi Carrisi;
-         Mille anni che sono qui di Venezia: partito bene ma andandosi perdendo da un certo punto in                                                                  poi;
-          Il cacciatore di aquiloni di Hosseini: niente di che;
-          Per mano mia di De Giovanni: mi aspettavo di più;
-          Le affinità elettive di Goethe: due p…lle.
Con pentimento:
-          Il principe vampiro di Feehan: per fortuna solo un libro della serie;
-          Pappagalli, favole e tanti guai di Gasperis: un’accozzaglia di fatti senza un perché.
Con il piacere della rilettura:
-          Tutta la saga di Harry Potter: non stanca mai;
-          Io uccido di Faletti: questo libro vale, per me, 10 Carrisi;
-          Dolci colline di sangue di Spezi: nonostante si conosca la storia, mette i brividi.

Da questi esempi si nota che le mie letture variano da un genere ad un altro a conferma che per me il genere è molto relativo, benchè i fantasy e i gialli mi attirino particolarmente e che, tutto sommato, i libri letti nel 2015 sono stati compagni piacevoli.
Invece il mio 2016 letterario è iniziato male!
I 3 libri letti nei primi giorni di gennaio sono stati uno mediocre, uno meno di mediocre e l'altro brutto e sono, in ordine di lettura:


Il manoscritto dell'imperatore di Valeria Montaldi (meno che mediocre).
Fortissima la sensazione che l'autrice possiede un'alta considerazione di sé stessa se pensa di catturare il gradimento del lettore offrendo una trama scontata, scopiazzata e priva di emozioni.

La rosa del farmacista di Cāndāce Robb (mediocre).
Un po’ meglio rispetto al manoscritto dell’imperatore ma non più di tanto.

Tentazioni di Argeta Brozi (brutto).
Questi sono i libri che mi fanno pentire di non aver scritto (per pudore?) anch’io un libro e mi fanno
chiedere non tanto come faccia uno scrittore a scrivere certe banalità piene di contraddizioni, quanto
come fanno certi lettori a decretarne il successo. 
L'"eroina" di questo libro che nell'intento dell'autrice evidentemente doveva attanagliare i lettori per la sua simpatia, a me sembra un’idiota se a 26 anni (dico 26!) all’amica che le chiede se ha preso delle precauzioni per non rimanere incinta, risponde testualmente: “Non lo so.” 
NON LO SAI?!?!?!? continua: “Sì, credo di sì” CREDI di sì?!?! E ancora: “ma poi… sai come
vanno queste cose… “.
L’amica lo sa evidentemente, è lei che è un’idiota! Questo è soltanto un assaggio delle “chicche” che
ho trovato in questo libro decisamente brutto!

Pertanto i tre “capolavori” in questione andranno ad innalzare la pila dei libri da dare via, inaugurata 
qualche tempo fa da Ammazziamo il gattopardo di Alan Friedman (deludente). 
Prendere la decisione di dare via dei libri non è stata cosa facile, anche se sono piaciuti poco sono
pur sempre dei libri; ma è stata necessaria: per motivi di spazio abbiamo deciso (noi lettori di casa) di
mettere via (non nella spazzatura - pura eresia!!!- ma magari riciclarli a qualche “amico” o a una
biblioteca) le opere che non abbiamo apprezzato magari per accogliere nuove opere e migliorare nel
contempo la qualità della nostra libreria.
Speriamo che il buongiorno – letterario – NON si veda dal mattino!



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