Il primo brano è Porfirio Villarosa, uno delle primissime canzoni pubblicate da Buscaglione nel 1956.
Il pezzo narra le avventure amorose di Porfirio Villarosa, ispirato alla vera figura di Porfirio Rubirosa, noto rubacuori dell'epoca.
Leo Chiosso, storico amico e paroliere di Buscaglione, decise di trasformare Porfirio Rubirosa in Porfirio Villarosa e nella canzone si cantano le gesta amorose di questo dongiovanni che lavora come manovale alla Viscosa di Torino.
Il brano è piacevole e simpatico, in maniera particolare, a mio parere, quando il coro intona
Porfirio alle donne cosa fai
tutte quante tu le inguai, come mai, come mai, Porfirio
Porfirio alle dive sai piacer,qualche cosa devi aver come fai, come fai.
Che bambola, uno dei brani più celebri di Buscaglione è anche quello che l'ha reso famoso.
La canzone difatti nasce nel 1956, periodo in cui in Italia regna la musica melodica di Claudio Villa e Nilla Pizzi, in questo insieme di musiche strappalacrime Buscaglione, reduce dalla guerra e fresco fondatore del gruppo degli Asternovas; porta una vera e propria ventata di novità. Con la sua canzone egli introduce in Italia il mito dell'America, un mito al quale però guarda, come Renato Carosone, in modo ironico e parodistico e si presenta al pubblico nella veste che lo ha reso celebre e che lo ha caratterizzato per gran parte delle sua carriera: la figura del duro amante dell'alcool e delle belle donne.
Pur se altamente innovativa, Che bambola non venne immediatamente compresa dalle case discografiche dell'epoca, abituate ancora alle passionali melodie della musica che regnava al tempo. Ironia della sorte, fu proprio un cantante melodico, Gino Latilla, a credere nel talento di Fred Buscaglione e ad insistere affinché la casa discografica Cedra gli facesse incidere dei dischi. Buscaglione forse sarebbe riuscito lo stesso ad imporsi nel panorama della musica italiana, data la sua indubbia bravura, ma il ruolo di Latilla è stato comunque fondamentale in quanto lo ha fatto conoscere al grande pubblico, un pubblico che per la prima volta ascoltava alla radio una canzone allegra, divertente, caratterizzata da una grande quantità di suoni, come botti, orologi a cucù e naturalmente l'immancabile fischio, che ne fanno ancora oggi, una delle canzoni più progressiste e divertenti della musica italiana.
Buon ascolto
By Pamy