domenica 1 febbraio 2015

IDI DI MARZO - Valerio Massimo Manfredi -

- EnneEffe -

Idi di marzo è il primo libro che ho letto di Valerio Massimo Manfredi.
Ho regalato alcuni suoi libri, lo conoscevo come conduttore televisivo bravo e coinvolgente, conoscevo la sua fama di archeologo, docente, vincitore di numerosi e prestigiosi premi, ma non lo conoscevo come scrittore. Pur avendolo nel mio “mirino” ci ho messo un po’ prima di leggere un suo libro.
Poi mi è capitato tra le mani Idi di marzo e finalmente ho avuto modo di colmare questa mia lacuna. La curiosità e l’aspettativa erano grandi e il libro, pur non avendomi colpito particolarmente, non mi ha deluso; da esso emergono tutte le qualità che hanno fatto di Valerio Massimo Manfredi un sinonimo di cultura e professionalità, si sente il docente, lo storico, l’archeologo e l’appassionato.
Mi è capitato di aver ascoltato un’intervista che Manfredi ha concesso per l’occasione, così ho avuto modo di confermare le mie sensazioni e di apprezzare meglio la vicenda storica. L’autore non definisce il suo libro storico – come evidentemente in modo errato tutti pensano – ma politico su base emotiva, in quanto tratta di una delle vicende più emozionanti della nostra storia: l’uccisione di Giulio Cesare.
Narra infatti degli ultimi otto giorni di vita del grande condottiero, un Cesare minato dalle crisi epilettiche che lo assalgono all’improvviso e lo devastano, stanco, probabilmente consapevole della minaccia incombente, una minaccia che lui non sembra contrastare e anzi, come rassegnato, sembra accettare il proprio destino.